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Soprintendenza Archivistica e Bibliografica della Basilicata

Presentazione dell'inventario dell'Archivio parrocchiale di Grassano realizzato grazie al finanziamento della DGA - Soprintendenza archivistica e bibliografica della Basilicata

Lunedì 16 settembre, a Grassano (Mt), presso la Chiesa Madre di San Giovanni Battista, si terrà la Presentazione dell'inventario dell'Archivio parrocchiale di Grassano realizzato grazie al finanziamento della DGA - Soprintendenza archivistica e bibliografica della Basilicata.

   La chiesa madre di Grassano era in origine la cappella del castello, sede della commenda dell’Ordine dei Cavalieri di Malta, di cui Grassano era     il più importante insediamento urbano in Basilicata. La sua data di consacrazione è tuttora sconosciuta, una prima citazione della chiesa si           trova nella relazione della visita pastorale del vescovo di Tricarico nel 1588. L’ Università di Grassano nel 1646 assunse il giuspatronato della         chiesa matrice, che aveva costruito a sue spese sull’impianto della cappella originaria, facendosi carico del suo mantenimento e rivendicando       il diritto di indicare i sacerdoti da nominare all’autorità ecclesiastica. La chiesa era una ricettizia ovvero era amministrata da un’associazione di     preti del luogo che gestivano in massa i beni della chiesa.

   La prima fase dell’inventariazione è stata costituita dalla schedatura dei registri e successivamente del carteggio, in seguito sono state                   individuate le serie e le sottoserie archivistiche, infine, sulla base della struttura rappresentata, si è proceduto con il riordino fisico e la                   descrizione delle singole unità archivistiche.

   L’Archivio contiene documentazione afferente agli Atti dell’anagrafe parrocchiale e all’amministrazione della parrocchia (Carteggio                           amministrativo, Atti patrimoniali, Controversie, Atti contabili e amministrativi); inoltre, sono presenti i documenti delle Visite pastorali [Fig. 1]       [Fig. 2], dei Capitoli parrocchiali ed archivi aggregati (cappelle e congregazioni).

   Fra i documenti di particolare interesse si segnalano:

  - il Manoscritto Scarimola (1648-1651), inventario notarile di legati, eredità e offerte per la chiesa da parte sia di privati che dell’Università di              Grassano, insieme ad atti di compravendita. Il primo atto, trascritto fuori testo e firmato dal notaio Domenico Scarimola, contiene la rivendica      del diritto di patronato sulla chiesa madre da parte dell’Università, mentre gli atti successivi, vergati con una scrittura differente, sono                    sottoscritti dal notaio Antonio Scarimola; 

  - alcuni Cabrei settecenteschi (elenchi di beni patrimoniali e diritti) relativi ai beni della chiesa di Grassano;

  - il fascicolo della Congregazione laicale della Madonna di Picciano contenente copia conforme del Beneplacito sovrano del 3 agosto 1835 [Fig.3]      per la fondazione e le regole della Congregazione, rilasciata dal provicario generale della curia di Tricarico.